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NEW RELEASE / NUOVA USCITA

Nella casa dell'orso

iQdB edizioni dicembre 2024

Bruce Hunter’s award-winning novel In the Bear's House is now available in Italian.

Il pluripremiato romanzo di Bruce Hunter Nella casa dell'orso è ora disponibile in italiano.
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Cover photo: Highway 93 outside Jasper, by Lisa Stein.

Nella casa dell’orso (iQdB Edition December, 2024)

iQdB publisher of Lecce, Italy, Stefano Donno is excited to announce the upcoming Italian edition of Bruce Hunter’s award-winning novel In The Bear’s House, translated as Nella casa dell'orso, by Andrea Sirotti.

This translation brings to Italian readers the moving story of a young deaf boy’s coming of age in the wilds of the Canadian Rockies as told by his young mother. Nella casa dell’orso is available internationally on Amazon.

Nella casa dell’orso (iQdB edizioni dicembre 2024)

Stefano Donno, editore iQdB di Lecce, Italia, è lieto di annunciare la prossima edizione italiana del pluripremiato romanzo di Bruce Hunter Nella casa dell'orso, tradotto come Nella casa dell'orso, di Andrea Sirotti.

Questa traduzione porta ai lettori italiani la commovente storia del raggiungimento della maggiore età di un giovane ragazzo sordo nelle terre selvagge delle Montagne Rocciose canadesi raccontata dalla sua giovane madre Nella casa dell'orso è disponibile a livello internazionale su Amazon.

ARTICOLO DI SARA CABITTA
NELLA CASA DELL'ORSO

William Dunlop nasce alle 5:29, a metà della terza settimana di maggio del 1952 presso il Policlinico di Calgary. Sua madre Clare è rimasta incinta a diciassette anni e aspettava Will da due mesi quando lei e Lowell si sono sposati, il novembre dell’anno prima. Ora è sola con il bambino, suo marito deve scontare due anni in carcere per aggressione. C’è stato un momento in cui ha pensato al divorzio, un’idea subito abbandonata, che potrebbe fare da sola con un bimbo piccolo? Ha conosciuto Lowell a quattordici anni, quando i suoi voti a scuola le permettevano di fare progetti per una borsa di studio e l’università. Non immaginava che quell’incontro al Caffè Lido a Sunnyside portasse a questo. Lowell era spavaldo, aveva due anni più di lei, indossava un completo Zoot e guidava una macchina truccata.

 

Tutto in lui gridava “pericolo”. Clare ama leggere e ama la poesia, il nome di suo figlio è un tributo a William Butler Yeats. Occuparsi di lui non è facile e quando Will non ha ancora un anno si ammala di polmonite, un polmone collassa, il medico gli somministra streptomicina e lei è troppo giovane e inesperta per chiedere quali effetti collaterali possa dare il farmaco. La stanza di Will, che tutti chiamano Trout, la trota, è una stanza azzurra in uno scantinato, per lui sua madre ha ricreato il mare: sabbia, conchiglie, pesci, stelle marine essiccate. Quella stanza è il suo rifugio, il rifugio di un bambino sordo. Durante l’infanzia riceve in regalo conchiglie di ogni genere e di tutte conosce il nome, classe, ordine e specie.

 

Quando compie tredici anni ci sono circa duemila conchiglie nella sua stanza. A volte, mentre osserva gli adulti che parlano, vede uscire dalle loro bocche bolle incomprensibili, come dall’aquario ai piedi del suo letto. Anche se Trout non comprende le parole che escono dalle bocche delle persone, ha imparato col tempo ad amare quelle scritte nei libri…conti con la sordità e una grave ipovisione. Leggere e in particolare leggere poesie lo aiuta ad affrontare le difficoltà, a sopportare il caos del mondo esterno, proprio come il suo alter ego letterario Trout, il coprotagonista del suo romanzo Nella casa dell’orso, che contiene numerosi riferimenti autobiografici relativi alla famiglia e all’infanzia dell’autore, opera con cui ha vinto il Canadian Rockies 2009 al Banff Mountain Film and Book Festival.

 

La peculiarità del romanzo è la narrazione con un doppio punto di vista a capitoli alternati, Clare e Trout, madre e figlio, raccontano la loro storia, descrivono le loro difficoltà e le scelte che hanno fatto nel corso degli anni, il tutto inserito all’interno della società canadese, la ripresa economica dopo la guerra, i pregiudizi verso la disabilità, la crisi lavorativa della classe operaia, la sottrazione delle terre sacre agli Stoney-Nakoda (i sioux delle Montagne Rocciose), la costruzione della diga Bighorn. Trionfa tra le pagine la meravigliosa descrizione della natura selvaggia, che rende una narrazione già avvincente ancora più suggestiva. Hunter da giovane ha dovuto svolgere diversi lavori per mantenersi, ma allo stesso tempo si è dedicato alla composizione di poesie che gli hanno permesso di vincere nel 1978 una borsa di studio per la Banff School e in seguito frequentare l’università di York, presso cui ha seguito i corsi di letteratura e cinema.

 

Dopo la laurea ha insegnato al college per venticinque anni, ha promosso laboratori di poesia e corsi per ragazzi con bisogni speciali. Poeta, romanziere e conferenziere, Hunter è oggi in pensione e si dedica a tempo pieno alla scrittura, organizza workshop letterari e nel 2023 ha pubblicato la raccolta di poesie Galestro.

ARTICLE BY SARA CABITTA
NELLA CASA DELL'ORSO

William Dunlop was born at 5:29, in the middle of the third week of May 1952 at the Calgary General Hospital. His mother Clare had become pregnant at seventeen and had been expecting Will for two months when she and Lowell married, in November of the year before. Now she is alone with the child, her husband is serving two years in prison for assault. Was there a moment when she considered divorce, an idea quickly abandoned, what could she do alone with a small child? She met Lowell at fourteen, when her grades in school allowed her to make plans for a scholarship and university. She had no idea that that meeting at the Lido Café in Sunnyside would lead to this. Lowell was bold, two years older than her, wore a zoot suit and drove a souped-up car.

Everything about him screamed “danger”. Clare loves to read and loves poetry, her son’s name is a tribute to William Butler Yeats. Taking care of him is not easy and when Will is not yet a year old he gets pneumonia, a lung collapses, the doctor gives him streptomycin and she is too young and inexperienced to ask what side effects the drug can have. Will’s room, bug everyone calls Trout, is a blue room in a basement, for him his mother has recreated the sea: sand, shells, fish, dried starfish. That room is his refuge, the refuge of a deaf child. During his childhood he receives shells of all kinds as gifts and he knows the name, class, order and species of all of them. When he turns thirteen there are about two thousand shells in his room.

Sometimes, as he watches adults talking, he sees incomprehensible bubbles coming out of their mouths, like from the aquarium at the foot of his bed. Even though Trout doesn’t understand the words that come out of people’s mouths, he has learned over time to love the words written in books…dealing with deafness and severe visual impairment. Reading, and especially poetry, helps him cope with difficulties, withstand the chaos of the outside world, just like his literary alter ego Trout, the co-protagonist of his novel In the House of the Bear, which contains numerous autobiographical references relating to the author’s family and childhood, a work with which he won the Canadian Rockies 2009 at the Banff Mountain Film and Book Festival.

The novel's unique in the narration with a double point of view in alternating chapters, Clare and Trout, mother and son, tell their story, describe their difficulties and the choices they have made over the years, all inserted within Canadian society, the economic recovery after the war, the prejudices towards disability, the working class job crisis, the subtraction of sacred lands from the Stoney-Nakoda (the Sioux of the Rocky Mountains), the construction of the Bighorn Dam. The wonderful description of wild nature triumphs between the pages, making an already compelling narration even more suggestive. As a young man, Hunter had to do various jobs to support himself, but at the same time he dedicated himself to composing poems that allowed him to win a scholarship to the Banff School in 1978 and later attend the University of York, where he took courses in literature and cinema.

After graduating, he taught college for twenty-five years, promoted poetry workshops and courses for children with special needs. A poet, novelist and speaker, Hunter is now retired and dedicates himself full time to writing, organizes literary workshops and in 2023 published the collection of poems Galestro.

PRAISE FOR IN THE BEAR'S HOUSE

"Nella casa dell’orso è un avvincente romanzo di lotta, amore e speranza per la terra che è la casa di indigeni e non indigeni. L’intelligenza empatica e l’abilità stilistica di Bruce Hunter si combinano per mettere il lettore direttamente in contatto con personaggi ben caratterizzati nel territorio ricco e roccioso delle loro vite e del loro tempo. Ambientato nella Calgary operaia e nelle Kootenay Plains dell’Alberta centro-occidentale, Nella casa dell’orso alterna la storia di una madre (raccontata intimamente in prima persona) a quella di un figlio sordo alle prese con un difficile percorso di crescita. Hunter cattura le complessità della cruda vita familiare, oltre a dare un vivido ritratto del progetto della diga di Bighorn del 1972, che non tenne in alcun conto i costi umani e ambientali. Finemente osservato, abilmente dettagliato e raccontato in modo toccante, Nella casa dell’orso è un racconto senza tempo sulle urgenze personali, sociali e ambientali. Un romanzo di profonda umanità per tutti i tempi.” - Elana Wolff, autrice di Faithfully Seeking Franz e Everybody Knows a Ghost.

“Hunter ha attinto a piene mani dai suoi sogni, dalla sua esperienza di vita e da una notevole quantità di ricerche per realizzare il superbo Nella casa dell’orso, una storia che segue le vicende di un ragazzo sordo soprannominato Trout e di sua madre Clare. Ha intrecciato fatti e finzione, raccontando una storia che parla di disperazione, perdita, solitudine, ma soprattutto di scoperta e redenzione. È un racconto di formazione che mescola il reale e l’immaginario a un livello tale che separare la realtà dalla finzione è una sfida, poiché ciò che sembra reale è in realtà immaginato, e viceversa. L’efficace sfumatura dei confini è una testimonianza del livello di onestà e di ricerca che Hunter – che, come il suo protagonista Trout, è non udente – ha impiegato per scrivere questo romanzo di 455 pagine. Una combinazione che evidentemente funziona, visto che Hunter ha ricevuto il premio Canadian Rockies battendo 101 opere provenienti da 10 Paesi durante il Banff Mountain Book Festival 2009." - Rob Alexander, for the Rocky Mountain Outlook, Canmore, Alberta.

"Bruce Hunter si avvale del suo straordinario talento di poeta per creare immagini e dettagli perfettamente affinati in ogni pagina del suo romanzo Nella casa dell’orso, un racconto di formazione che accompagna un giovane sordo nel suo trasferimento dalla Calgary della metà del XX secolo a una stazione di ranger isolata sulle Montagne Rocciose. Dalla descrizione di Trout che ascolta sua madre per la prima volta (“Con i suoi nuovi apparecchi acustici, se pronunciato dalla voce di lei, il suo nome era soffice come il pelo sulla pancia del suo gatto”) alla considerazione delle antiche origini delle montagne che si impadroniscono della sua immaginazione (“il relitto del fondale marino del Devoniano che solleva verso il cielo spesse placche di scisto e calcare”), Hunter costruisce sapientemente una narrazione che mantiene un profondo coinvolgimento. Questo romanzo riedito da Frontenac House affascinerà sia i nuovi che i vecchi lettori, che saranno ricompensati dall’immersione nel mondo realistico, ma emotivamente e poeticamente intenso, che Hunter ha saputo creare." - David Martin, Limited Verse

"Amo questo libro. Mi piacciono i luoghi in cui è ambientato: la Calgary degli inizi e le pianure di Kootenay. Amo le voci della madre di un bambino sordo, con cui mi identifico, e del bambino stesso che cresce.  Bruce Hunter scrive in uno stile chiaro e bello, che non richiede sforzo. Un romanzo classico del West e della disabilità." - Katherine Govier autrice di The Three Sisters Bar & Hotel

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